Da altre storie
Da altre storie apprenderemo nuove trame
In nuove occasioni percorreremo eventi rivoluzionari
Se il lento viaggiare impone attese
Con occhi nuovi torneranno a nascere
Teneri inni ad una gioia universale
Ricordando ieri
Dimenticando ieri
Bellissima unica
Oltre notturne angosce
Passerà appena sottovoce
Quest’ ultima avventura
Ma si è mai vista
Ma si è mai vista una stella
O un qualsiasi astro del firmamento
Innamorarsi della pozzanghera
In cui vede riflessa la propria immagine
Quando si accorgerà della distanza abissale
Che la separa
Da quella misera pozza notturna
Cercherà altrove
Negli spazi siderali
Una gemella luce
Che gratifichi il suo sfolgorante splendore
E diventerà
Immobile punto di riferimento
E guida al viandante senza bussola
Per orientarsi in una notte senza luna
E a colui che stoltamente cercherà
Di raccogliere quella stella
Dal putrido residuo
Di una notte di tempestose piogge
Per farne trofeo e conquista
Rimarrà nel silenzio di una notte ormai matura
Il lento ondeggiare e sbiadire di un inconsistente bagliore
Che i raggi del nuovo giorno
Rapiscono per sempre
Perché piccola anima
Perché piccola anima
Rifuggi dagli autunni polverosi
E incerti
Dagli inverni spogli in algide posture
Da tutto ciò che è stagione mortale
Ridente distrattamente eterna?
Dove sei piccolo fiore
Dove sei piccolo fiore?
Non riesco a vederti,
eppure il tuo spirito mi parla di te.
Racconta fiabe di quotidiane emozioni,
di sguardi severi,
di risate infantili,
di peccati nascosti.
Dove sei piccolo stelo,
perduto in quel rabbuffo di ciocche ramate,
di curata fattura,
di femminee forme,
di labbra dipinte, di occhi turbati?
Dove sei piccolo lume
Che ti accendi alla vita
Con rabbia di tempesta
E ti lasci ammantare
Di soffice rugiada?