Facendo zapping sui canali TV ho intoppato nell’intervista di RAI2 a Fiorito, “Er pecora” o “Batman” di felice memoria. Felice, si fa per dire, ma incravattato con camicia azzurra modello Oxford, ahimè sembra pure un distinto imprenditore, faccendiere a scopo di lucro, arraffa mazzo di professione e picchiatore per divertimento. Nel suo discorso di difesa sottolinea che lo hanno scelto come capro espiatorio e rivendica un certo modo di fare politica, comune a tutti, e dunque “male comune mezzo gaudio” La giornalista lo sollecita a rivelare il suo stipendio: 13 mila euro mensili come Consigliere regionale più i benefit più quote di altri proventi non meglio specificati. Tredici mila euro cioè otto stipendi da operaio, dodici da pensionato, ventiquattro pensioni minime.
Sull’altro canale RAI, Gilletti cerca di contenere le sparate di politici, imprenditori, giornalisti di partito. Un gorgoglio vuoto di cifre e frasi in semipolitichese che nulla hanno da spartire con la platea, plaudente e sonnecchiante. Personaggi da centocinquanta, duecento,trecento mila euro annui. Roba da incubo per operai, impiegati, manovali,cassiere,e disoccupati. Naturalmente tutti parlano di equità: la loro gestualità contraddice la parola, creando uno sfondo di lugubre menzogna che si ripete ad ogni talk show, da Vespa a Paragone, da Fazio a Annunziata. Ognuno rivendica la capacità di far emergere il vero, il giusto, il santo. Cercano l’audience e lo share, sollecitando il Produttore a compensi sempre maggiori. Cinquecentomila, un milione, due milioni di euro…! Oddio sto perdendo il senso delle cose.
E questa sera ci sarà il festival dell’ignoranza arricchita, calciatori e allenatori si contenderanno il premio della miglior stupidaggine. Osannati e riveriti come i faraoni dell’antico Egitto. Poi mi viene in mente un Balottelli che porta a casa contratti da favola, un Messi che ha come reddito un
piccolo PIL ( e evade allegramente), un Conte che dall’alto della sua arroganza spende il surplus di denaro per la ricrescita dei capelli ( e deve averne spesi molti).
La pazienza non è una virtù, ma un handicapp e uno solo di questi bambini dimenticati conta più di queste volgari marionette senza fili che si agitano sullo schermo e smuovono i nostri peggiori sentimenti.