Non so se a qualcuno di voi è capitato l’occasione di acquisto di una casa: un’ occasione è un evento da non perdere. E infatti la casa è un bellissimo ultimo piano di 150 mq. con ascensore con prezzo molto interessante. In un mondo di sconfitte quella occasione rappresenta il momento di una rivincita sulla vita, una sorta di ricompensa, quasi un riscatto agli errori commessi.
Forte di questa idea, come anche il Vangelo di Luca suggerisce, vendo, anzi svendo tutto ( avendo trovato un tesoro) e corro (mutuo gigantesco incluso) a comprare l’immobile ( da ristrutturare ma con splendida facciata rifatta e balconi nuovi ).
Nell’attesa devo velocemente firmare un compromesso da 20000 euro e chiedo ad amici e parenti un prestito di 10000 da rimborsare nel giro di 20 giorni (quando incasserò l’assegno del compromesso di vendita). Penso tra me: ho solo l’imbarazzo della scelta. con tutte le persone che conosco e con le quali ho ottimi rapporti sarà un gioco da ragazzi. Sbagliato! Profondamente sbagliato! Il rifiuto è totale. Riporto solo alcune risposte:
– la più semplice: ho delle spese, devono rifare la facciata
– la più falsa: spero di non perdere l’amicizia ma non posso perchè ho degli affari iniziati e avrei difficoltà nell’interromperli
– la più contorta: ti voglio bene come ad un figlio, ma poichè a mio figlio non ho più dato prestiti non posso fare una ingiustizia e dunque non ti concedo alcun prestito.
Il primo rifiuto è assolutamente legittimo: è un pensionato, è sempre stato generoso con tutti ( anche con me), ora ha qualche difficoltà economica. Il secondo rifiuto proviene da una famiglia con un reddito elevatissimo, l’importo richiesto è una briciola dei loro risparmi. Il terzo rifiuto si commenta da sé, solo una precisazione, al figlio hanno dato una montagna di soldi e continuano a darne.
Ma la Provvidenza è più forte di qualsiasi intoppo. Così sono riuscito a aggiudicarmi la casa anche con un piccolo anticipo. E ora sto lavorando per realizzare questo sogno.